Partono i voli di Preatoni Sharm prova a rialzarsi

Undici voli dall’Italia su Sharm el Sheikh. È questo il risultato dell’operazione firmata Ernesto Preatoni, patron del Domina Coral Bay e ‘inventore’ del turismo sul Mar Rosso. L’imprenditore nelle scorse settimane aveva lanciato l’ennesima provocazione: portare i visitatori italiani gratis a Sharm.

Prenderanno così il via ad ottobre undici voli da sei città italiane verso la meta: Milano, Napoli, Bari, Pisa, Catania e Palermo saranno coinvolte nell’iniziativa che vuole portare tour operator e giornalisti sulle sponde del Mar Rosso per tornare a movimentare di nuovo grandi flussi di turisti dal Belpaese sulla destinazione.


La conferma è arrivata dall’ambasciatore egiziano a Roma, Amr Helmi, che, secondo quanto riporta l’Agenzia Nova, ha fatto sapere attraverso un comunicato ufficiale che “alla luce di una serie di riunioni tenute nel corso delle ultime settimane con diversi investitori italiani in Egitto, è stato concordato di avviare cinque voli per Sharm el Sheikh. Il primo decollerà da Milano il primo ottobre, poi sarà la volta di Napoli, Bari, Pisa, Catania e Palermo”.

L'operazione Preatoni
Nei giorni scorsi l’imprenditore aveva dichiarato un obiettivo specifico: non far tornare vacanzieri qualunque, ma turisti ricchi. Anche perché in ballo potrebbe esserci un ulteriore miliardo di dollari, se questa prima operazione dovesse avere successo.

Intanto, per rilanciare la meta, l’ambasciata egiziana partirà con una campagna di comunicazione in collaborazione con l’Ente del Turismo egiziano.

Il ritorno dei tour operator
Sono dunque segnali concreti quelli che il Governo dell’Egitto e uno dei suoi testimonial più riconosciuti sul mercato stanno portando avanti.

Segnali che arrivano dopo che, nei giorni scorsi, i tour operator tedeschi hanno annunciato il riavvio di catene charter proprio sul Mar Rosso, con nomi del calibro di Thomas Cook, Neckermann, Fti e Der Touristik.

In scia anche la Gran Bretagna, che si dice pronta a riavviare le rotazioni sulla meta: “Ci sono le condizioni per poter riprendere i voli sull’Egitto” ha infatti dichiarato Gerald Howarth, presidente del gruppo interpartitico parlamentare britannico, dopo una missione governativa per accertarsi sullo stato della sicurezza in aeroporti e resort.

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