Pasqua, i dati Astoi:
ricavi a più 8%,
le mete più richieste

Crescono i ricavi del turismo organizzato in vista delle vacanze di Pasqua. I dati sono quelli dell’Osservatorio Astoi, che certifica un aumento dei ricavi di 8 punti percentuali rispetto al pari periodo del 2023. Altro dato estremamente positivo è il balzo in avanti dell’advance booking, mai così spiccato negli ultimi quattro anni; basti pensare che, per il periodo di Pasqua, il 35% delle pratiche è stato prenotato con oltre 90 giorni di anticipo.

La scelta degli italiani

Se per l’Italia si registra un’importante richiesta per la montagna, in Europa l’Islanda è una riconferma, cui si aggiungono Irlanda, Paesi scandinavi e Portogallo. Nel medio raggio, in Egitto si riducono le crociere sul Nilo mentre si registrano prenotazioni consistenti (seppur in calo rispetto allo scorso anno) per i soggiorni balneari nel Mar Rosso, nei resort a Sharm el Sheikh e Marsa Alam.

All’opposto Canarie e Capo Verde salgono nel ranking sfruttando a proprio favore il calo del Mar Rosso.

Il lungo raggio

Il lungo raggio si muove sempre su un doppio binario: da un lato i soggiorni nei mari caldi, come Repubblica Dominicana, Maldive ed East Africa, dall’altro i viaggi di scoperta. Stati Uniti e Giappone continuano il loro trend positivo, ma suscitano molto interesse anche Thailandia, Sudafrica e tutto il Sudamerica. Iniziano nuovamente le prenotazioni sulla Cina.

Nel settore crocieristico secondo Clia, l’Associazione che riunisce le principali Compagnie di crociera, quest’anno in Italia si supererà la quota di 14 milioni di passeggeri movimentati contro i 13,8 del 2023.

Tra le destinazioni preferite della primavera molto apprezzati sono il Mediterraneo Occidentale e Orientale, fino alle crociere più lunghe (sino a due settimane) in Portogallo, Marocco, Turchia, Grecia, isole Canarie e Azzorre.

“Il turismo organizzato - commenta Pier Ezhaya, presidente Astoi Confindustria Viaggi - registra crescite percentualmente più alte del turismo in generale, segno che è finalmente scelto dai consumatori per gli insostituibili valori che lo caratterizzano; è infatti percepito dalle persone come fonte di garanzie, ma anche come canale dove riuscire a prenotare esperienze più personalizzate e difficilmente reperibili individualmente”.

“Gli operatori - continua - sono in grado di offrire questo tipo di viaggi grazie alla lunga e profonda conoscenza dei territori e delle popolazioni locali, e questo aiuta a segnare una profonda differenza con le prenotazioni volo+hotel reperibili sulle piattaforme tecnologiche”.

L’Osservatorio Astoi rileva che la durata media del viaggio durante i ponti festivi della primavera 2024 è di circa 8 giorni. I costi medi per persona vanno da 1.150 euro per il prodotto generalista a 1.600 euro per una vacanza in villaggio, salendo a 3.500 euro quando si tratta di viaggi su misura. “Per il periodo estivo - conclude Ezhaya - stimiamo una crescita dei ricavi pari al 10%, che contribuirà a consolidare la già buona stagione estiva del 2023 e a rafforzare l’intero comparto”.

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